mercoledì 22 agosto 2012

Sei stato lasciato? Un bicchiere di plastica può cambiarti la vita

Proprio così, quando veniamo lasciati, a meno che non aspettassimo altro, cadiamo in una situazione di depressione o rabbia. Nel caso delle donne è più frequente la depressione, nel caso più raro della rabbia, è meglio scappare… Nel caso degli uomini i due aspetti sono ugualmente frequenti e possono anche coesistere. Praticamente tutte le donne appena gradevoli fisicamente, hanno subito almeno una volta nella vita, delle attenzioni indesiderate, troppo insistenti.
In ogni caso, prima ce ne facciamo una ragione, prima troveremo altri partner, magari migliori di quello appena perso. Un bicchiere di plastica ci può aiutare. Tanti anni fa, lavoravo in un azienda, in cui uno dei commerciali, brillante beccaccione con una vita sociale molto “attiva”, fu oggetto di stalking da parte di una donna davvero terribile, che veniva anche ad aspettarlo sotto l’ufficio.
Parlando di questo fatto, fece un ragionamento che persino io, nel mio noto pragmatismo, bollai dentro di me, come “Tipica frase sborona da single incallito”. Per dimostrare quanto fosse illogico “fissarsi” ossessivamente su una persona, prese la prima cosa che gli capitò a tiro sul tavolo, nello specifico un bicchiere di plastica, e disse “Fissarsi a volere una sola persona, e solo quella, è come prendere questo bicchiere e dire <<voglio solo questo, non esistono altri bicchieri che mi possano andare bene, o questo o niente>>”.
Si lo so, state inorridendo per il paragone tra un essere umano per cui il vostro sguardo si illumina, ed un banale bicchiere, nemmeno di vetro.
Eppure, fatte le dovute differenze, le situazioni sono paragonabili. Uno degli aspetti che ci mettono paura, quando veniamo lasciati, è la certezza, che abbiamo in quel momento, che NESSUNO al mondo ci piacerà come la persona che abbiamo appena perso.
Detto in altri termini, tra 3 miliardi di uomini o di donne che ci sono al mondo, ci sembra razionale che nessuno di questi 3 miliardi, possa piacerci altrettanto (per non dire di più) dell’ex-partner. Da qui depressione, tentativi più o meno patetici di riavvicinare la persona amata, fino ai comportamenti tristemente noti come stalking, che sono molto più frequenti di quel che si può pensare. La cultura pseudo-romantica in cui viviamo (canzoni, film, poesie strappalacrime) ci fanno radicare in questa mentalità secondo cui possiamo essere felici solo con una certa persona, e questo finisce per rovinare la vita a noi stessi ed al/alla ex.
Beh, è successo anche a me di perdere una persona che amavo moltissimo, e per quanto mi piacesse da morire, alla teoria del bicchiere di plastica ogni tanto ci pensavo. Lottavo con me stesso perché non ritenevo possibile trovare una persona altrettanto meravigliosa. Il ricordo del bicchiere di plastica sul tavolo del collega serviva a rammentarmi di quanto sia irrazionale questa convinzione.
Prima ci chiederemo se è davvero possibile che non possa esistere, tra 3 miliardi di individui dell’altro sesso, qualcuno come la persona che abbiamo perso, e prima torneremo a vivere. Prima torneremo a vivere, prima troveremo un altro partner persino migliore. E prima lo troveremo, prima ci renderemo conto di quanto fosse sbagliata la nostra fissazione, e praticamente ringrazieremo l’ex per averci lasciato.



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