domenica 26 agosto 2012

Un Kebab contro gli abusi dello stato - AGGIORNATO

Gentile Sig. Monti, apprendo da lei, che il primo problema dell'Italia, quello per cui onesti artigiani e anche dipendenti che hanno perso il lavoro si tolgono la vita (scusi la demagogia, ma ha incominciato lei), sarebbe l'evasione fiscale. Chi se ne frega se lei per primo sta incrementando gli sprechi di denaro estorto ai cittadini coi noti metodi di Equitalia, al di là di ripetutamente annunciati tagli, di dimensioni peraltro risibili. Lei ci dice che la prima rovina dell'Italia sarebbe l'evasione fiscale, e che sta conducendo una guerra contro questa piaga. Mi sembra di capire che in quanto guerra, lei e tutti gli organi dello stato che lei degnamente indirizza ed ispira, vi sentite autorizzati ad utilizzare tutti i mezzi, in primis quelli sleali. Tipo quello che potete leggere cliccando sulla foto. Un kebabbaro di Padova, con licenza per l'asporto di pizza e kebab, si vede multato 2 volte dai vigili, per complessivi 2000 €, perchè due clienti hanno preferito consumare il prodotto all'interno del locale invece che fuori.
Lascio al lettore tutti i commenti. I miei temo che sarebbero troppo pittoreschi per le sue sobrie orecchie.
Se questo è il modo in cui uno stato (ministeri, provincie, regioni, comuni, enti vari) incapace di tagliare i propri sprechi, intende fare cassa, beh sappia che i cittadini contribuenti non intendono subire oltre questi soprusi.
Giovedì 30 Sabato 1 sera faremo un gesto dimostrativo, ironico, come è nella natura di noi pericolosi liberisti: il Tea Party invita tutti i cittadini che non condividono queste rapine di stato a mangiare un kebab, nel locale di Via del Santo, a Padova. Basta paralizzare l'attività di chi investe e rischia in proprio con le pretese di una burocrazia ottusa. Basta trattare i cittadini con metodi polizieschi degni delle peggiori dittature medio-orientali. Basta incrementare il già spropositato gettito fiscale con ispezioni fiscali che nella migliore delle ipotesi bloccano l'attività lavorativa di negozi ed imprese.
Chiunque vuole sapere se ci sono altri modi, più sensati, di ridimensionare il debito pubblico e rimettere a posto i conti dello stato, è invitato a venire a fare due chiacchiere di persona.
Buon Kebab e Coca Cola a tutti!

AGGIORNAMENTO - Il Kebab di protesta è posticipato a SABATO 1 SETTEMBRE, scrivere a teapartyveneto@hotmail.it per informazioni

venerdì 24 agosto 2012

Quel politico che piaceva tanto agli esperti di Social Media


C'era una volta un noto politico sempre sulla cresta dell'onda. Piaceva tanto agli elettori della sua sponda politica, i suoi compagni di partito mietevano successi a destra e a sinistra (geograficamente parlando) e i suoi fan affollavano le sue pagine "Social" su Facebook e Twitter, indipendentemente dagli effettivi meriti come amministratore. Gli esperti di Social Media (una categoria che in Italia ha superato la percentuale, sul totale degli occupati, degli addetti all'agricoltura) si sbracciavano a lodarne le grandi capacità di comunicazione e di gestione del rapporto con gli elettori. Persino in caso di piccole ed innocenti gaffes, si premuravano di farci sapere quanto fosse bravo a "presidiare il mezzo". Gente che ci ricorda ogni giorno che nel Social Media Marketing i numeri di fan e di follower significano relativamente poco, godevano a ripubblicare, mensilmente o anche meno, classifiche in cui questo genio della comunicazione, era uno dei primi per numero di fan e follower. Stesso discorso per i suoi compagni di partito. Non che volessero adularli, o tirare loro la volata alle elezioni, e men che meno aspirassero a farsi assumere come consulenti. Ma quando mai? Cosa andate a pensare?
Un brutto giorno (come succede in tutte le favole), il noto politico si trova per le mani una patata davvero bollente, di quelle che non si possono risolvere con le chiacchiere pseudo-intellettuali o con la facile demagogia, men che meno quando hai illuso gli elettori di poter far piovere champagne dal cielo, o quantomeno Primitivo di Manduria. Da quel giorno sfortunato, i fans su Facebook iniziarono a diminuire a botte di centinaia al giorno, e i commenti sulla pagina Facebook diventarono quasi totalmente negativi. Non contento, il grande esperto di comunicazione, continuava ad aggiornare la sua pagina come niente fosse, annunciando ad esempio, la partecipazione ad eventi politici che avevano nessuna connessione con le zone che si trovava a governare, accentuando ancora di più la delusione dei suoi fans. E dimostrando di non "presidiare" così tanto e così bene "il mezzo". Oh, secondo voi i grandi esperti di Social Media se ne accorsero? Qualcuno che scrivesse qualche post sul proprio blog per informarci della rivolta in atto? Qualcuno che alzasse il telefono e cristianamente gli consigliasse di mettere una pezza?

Ovviamente è tutta una favola, totalmente frutto di fantasia, ogni riferimento a cose, persone o fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale...

mercoledì 22 agosto 2012

Sei stato lasciato? Un bicchiere di plastica può cambiarti la vita

Proprio così, quando veniamo lasciati, a meno che non aspettassimo altro, cadiamo in una situazione di depressione o rabbia. Nel caso delle donne è più frequente la depressione, nel caso più raro della rabbia, è meglio scappare… Nel caso degli uomini i due aspetti sono ugualmente frequenti e possono anche coesistere. Praticamente tutte le donne appena gradevoli fisicamente, hanno subito almeno una volta nella vita, delle attenzioni indesiderate, troppo insistenti.
In ogni caso, prima ce ne facciamo una ragione, prima troveremo altri partner, magari migliori di quello appena perso. Un bicchiere di plastica ci può aiutare. Tanti anni fa, lavoravo in un azienda, in cui uno dei commerciali, brillante beccaccione con una vita sociale molto “attiva”, fu oggetto di stalking da parte di una donna davvero terribile, che veniva anche ad aspettarlo sotto l’ufficio.
Parlando di questo fatto, fece un ragionamento che persino io, nel mio noto pragmatismo, bollai dentro di me, come “Tipica frase sborona da single incallito”. Per dimostrare quanto fosse illogico “fissarsi” ossessivamente su una persona, prese la prima cosa che gli capitò a tiro sul tavolo, nello specifico un bicchiere di plastica, e disse “Fissarsi a volere una sola persona, e solo quella, è come prendere questo bicchiere e dire <<voglio solo questo, non esistono altri bicchieri che mi possano andare bene, o questo o niente>>”.
Si lo so, state inorridendo per il paragone tra un essere umano per cui il vostro sguardo si illumina, ed un banale bicchiere, nemmeno di vetro.
Eppure, fatte le dovute differenze, le situazioni sono paragonabili. Uno degli aspetti che ci mettono paura, quando veniamo lasciati, è la certezza, che abbiamo in quel momento, che NESSUNO al mondo ci piacerà come la persona che abbiamo appena perso.
Detto in altri termini, tra 3 miliardi di uomini o di donne che ci sono al mondo, ci sembra razionale che nessuno di questi 3 miliardi, possa piacerci altrettanto (per non dire di più) dell’ex-partner. Da qui depressione, tentativi più o meno patetici di riavvicinare la persona amata, fino ai comportamenti tristemente noti come stalking, che sono molto più frequenti di quel che si può pensare. La cultura pseudo-romantica in cui viviamo (canzoni, film, poesie strappalacrime) ci fanno radicare in questa mentalità secondo cui possiamo essere felici solo con una certa persona, e questo finisce per rovinare la vita a noi stessi ed al/alla ex.
Beh, è successo anche a me di perdere una persona che amavo moltissimo, e per quanto mi piacesse da morire, alla teoria del bicchiere di plastica ogni tanto ci pensavo. Lottavo con me stesso perché non ritenevo possibile trovare una persona altrettanto meravigliosa. Il ricordo del bicchiere di plastica sul tavolo del collega serviva a rammentarmi di quanto sia irrazionale questa convinzione.
Prima ci chiederemo se è davvero possibile che non possa esistere, tra 3 miliardi di individui dell’altro sesso, qualcuno come la persona che abbiamo perso, e prima torneremo a vivere. Prima torneremo a vivere, prima troveremo un altro partner persino migliore. E prima lo troveremo, prima ci renderemo conto di quanto fosse sbagliata la nostra fissazione, e praticamente ringrazieremo l’ex per averci lasciato.



giovedì 16 agosto 2012

La Corruzione si può eliminare? Se ne possono limitare i danni?


La risposta alla prima domanda è NO. La risposta alla seconda è SI.
Proprio così, sembra paradossale, ma non lo è affatto… esattamente un anno fa ho avuto la fortuna di leggere “The Secret Knowledge”, con cui David Mamet, autore di un elenco impressionante di film ed opere teatrali di successo, confessa il risultato della sua meditazione che l’ha portato, dall’area liberal in cui militava insieme alla grande massa dei personaggi dello spettacolo, a portarsi su posizioni intellettuali opposte. In una parola, le posizioni di chi non crede più alle illusioni buoniste, stataliste ed egualitarie, ed al contrario ne denuncia la mancanza di realismo con parole semplici e comprensibili da chiunque.
Uno dei meccanismi che Mamet smonta nella sua argomentazione, che merita ampiamente la lettura integrale (la prosa è piacevole ed efficace), è la fede nello Stato, o se preferite nella burocrazia pubblica. Per quale motivo è una vera e propria fede? Perché chi crede nello Stato, di fronte all’eventuale inefficienza della macchina pubblica, pensa che aumentando i livelli di governo e di controllo, l’inefficienza potrà essere corretta.
In una parola, se lo Stato non funziona, chiedono “più Stato”. Più supervisori, più direttori, più soprintendenti, più giudici a sorvegliare tutto, più certificazioni da produrre, più timbri da mettere, più authority…
S
e fosse vero, data la relativa estensione delle rispettive macchine burocratiche, l’Italia dovrebbe essere la nazione più efficiente tra quelle dell’ex-blocco occidentale. Al limite battuta dalle sole repubbliche ex-sovietiche, le uniche a “vantare” una burocrazia ancora più invasiva ed ottusa.
E
il bello è che ci si stupisce dei costi delle amministrazioni pubbliche, del fatto che aumentino in continuazione in estensione, che costino sempre di più, e che vengano cooptati in continuazione figli, mogli, amici e fratelli di chi ha già la fortuna di trovarsi nella macchina burocratica.
Beh, la spiegazione è evidente: chi si trova ad entrare nella burocrazia pubblica, non fa altro che preoccuparsi di sopravvivere il più a lungo possibile nella stessa. E cosa può fare per sopravvivere il più a lungo possibile? La cosa più semplice del mondo: assumere suoi amici, parenti e clientes, il suo esercito di fedelissimi che gli assicurerà voti, appoggio, e protezione da eventuali avversari.
La corruzione? Ineliminabile a sua volta. Mamet la mette semplicemente così: i politici sono tutti corrotti, altrimenti non farebbero quel mestiere. Ogni tanto andranno in galera, e ne arriveranno altri, e saranno corrotti anche loro. “Mi stupisco sempre di come molti giovani non capiscano questo fatto”, dice testualmente.
L’antidoto all’una ed all’altra cosa? Affamare la bestia! Ridurre le dimensioni della macchina statale. As simple as it seems…
Infatti ad ogni livello di decisione e controllo, il burocrate di turno potrà essere tentato di chiedere una mazzetta per sbloccare la propria decisione, o il cittadino potrà essere tentato di addolcirlo con denaro, regali o altro.
Più livelli decisionali ci sono, più occasioni di corruzione possono sorgere.
Pensare di combattere la corruzione aumentando i passaggi burocratici, incrementa il problema invece di combatterlo. Non si possono fare le crociate contro i tentativi di rendere un filo più trasparente la macchina pubblica (vedi il referendum dello scorso anno contro il Decreto Ronchi) e poi essere contrari alla corruzione.
Quale che sia il partito che voterete, se voterete, non cascate più nella trappola. Chiedete MENO burocrazia, meno TIMBRI e meno AUTORIZZAZIONI. Il cittadino disonesto deve aver paura delle conseguenze di suoi eventuali negligenze: l’Ingegnere deve aver paura della causa che gli fa il cliente se costruisce una casa che non sta in piedi; non avere, al contrario, la certezza di farla franca perché decine di timbri ed autorizzazioni sono state apposte ai progetti,  magari senza nemmeno guardarli.
Certo poi ci vorrebbe una giustizia civile rapida e giusta, veloce ed inflessibile con i truffatori, dato che oggi aziende sane chiudono perché clienti malandrini non pagano (stato compreso), e pare che la "giustizia" tuteli più loro che le loro vittime… parleremo anche di questo… 


martedì 14 agosto 2012

10 Modi in cui Facebook ha migliorato la tua vita

Voi vi iscrivereste ad un Social Network creato da un maschio bianco adulto che posta cagnolini?

  • Puoi ricordarti senza problemi il giorno del compleanno della tua ragazza, anche se non è una sola
  • Gli amici non possono più obbligarti ad andare a casa loro a vedere le interessantissime diapositive delle loro ferie… puoi sempre dire che hai una rarissima allergia alle diapositive, ma che guarderai l’album delle foto su Facebook
  • Le altre tipe che conosci, oltre alla tua ragazza, sono ufficialmente “solo amiche”, stando a come le definisce ufficialmente Facebook
  • Se hai qualche seria turba mentale, o sei infantile, noioso o “just plain stupid”, grazie a Facebook si vede abbastanza in fretta. Chi decidesse di frequentarti ugualmente, non può poi rinfacciarti di essere una di queste cose.
  • Se hai una cospicua coda in pura paglia, che ti previene dal capire e interpretare le battute cattive o scorrette, grazie a Facebook (e Twitter) puoi renderti conto di non essere solo, ed anzi scoprire tutto un mondo incantato di esemplari con una coda fatta come la tua
  • Grazie all’applicazione Facebook Mobile, puoi tuonare negli status e nei commenti, tutto il tuo sdegno verso gli evasori fiscali o verso i pericolosi liberisti (a quanto pare esistono, da qualche parte) anche mentre sei in coda alle poste per riscuotere la pensione del nonno morto nel 1985
  • Tutti i tuoi contatti possono rendersi facilmente conto del fatto che ti bevi a chius’occhi ogni singola possibile bufala che gira sul web
  • I tuoi sfoghi quotidiani improntati al più puro mix di moralismo, qualunquismo e demagogia, possono finalmente uscire dagli angusti spazi del pianerottolo di casa tua, ed essere letti da chiunque nel mondo non abbia il cuore di cancellarti dai suoi contatti
  • Puoi fare attivamente proselitismo per desuete ideologie che, se avessero malauguratamente trionfato, non ti permetterebbero di stare a cazzeggiare liberamente davanti ad un computer
  • Puoi diventare ricco postando barzellette dell’epoca di Hammurabi, aggiornandole, per modo di dire, coi politici di oggi (soprattutto quellollà)… o almeno un ragazzo toscano, un centro R. Benigni, lo pagano profumatamente per riciclare barzellette inventate ai tempi di Cavour e Garibaldi… 

venerdì 10 agosto 2012

10 Cose che forse non sapete sulle Olimpiadi


1) Sport come il tiro con l'arco o la canoa, non ci crederete, ma si praticano tutto l'anno, non solo ogni 4 anni all'Olimpiade
2) C'è un sacco di gente al mondo (qualcuno dice siano addirittura milioni, ma non vorremmo esagerare) che conosceva l'esistenza del beach volley, anche prima delle Olimpiadi di Londra 2012
3) Di questi un buon numero riteneva il beach volley femminile gradevole da guardare, ancora prima che se ne accorgessero i giornalisti italiani
4) La Giamaica ha dominato anche nell'atletica femminile, anche se nessuno se n'è accorto
5) Se una donna non rimane per 10 anni ed oltre la più veloce del mondo nel nuoto, nell'atletica o in qualsiasi altro sport di velocità pura, non è dovuto al fatto che la sua vita privata non corrisponda a quello della perfetta suora di clausura
6) Se un uomo non rimane per 10 anni ed oltre il più veloce del mondo nel nuoto, nell'atletica o in qualsiasi altro sport di velocità pura, non è dovuto al fatto che nella sua vita privata frequenti donne la cui vita privata non corrisponde a quello della perfetta suora di clausura
7) In un caso e nell'altro, non è obbligato/a a battere tutto il mondo a vita, e il fatto che non ci riesca non giustifica quindi insulti e valutazioni discutibili sulla sua vita privata
8) Si caro telecronista RAI che te lo chiedi, penso proprio che in Giamaica l'abbiano vista in diretta la gara di Bolt, anzi se hanno fumato roba buona, l'hanno vista pure in anticipo
9) Se i telecronisti RAI danno sicuramente medagliato un ginnasta, quando devono esibirsi ancora 4 avversari, correte a scommettervi la casa che tutti e 4 gli avversari lo supereranno
10) Le Olimpiadi non le organizzano appositamente per distrarre il popolo dai problemi di tutti i giorni. Magari fosse quella l'intenzione e magari ci riuscissero a farmi dimenticare che lo stato mi deruba in continuazione, spreca i miei soldi, e mi fa pure la morale sugli evasori...

lunedì 6 agosto 2012

10 Twittatori da seguire assolutamente

Nel post scorso ho fatto la mia guida a Twitter in 10 tweets. Adesso siamo pronti per i consigli della regia su 10 twittatori imperdibili. Io detesto queste classifiche, quindi non saranno messi in classifica, ma in ordine assolutamente casuale. Astenersi gente a corto di ironia, cultori del politically correct, gente allergica alla Juventus e cagacazzo vari.
- FootyHumour scoperto durante gli europei, una miniera di battute pungenti e corrosive sul calcio
- Stefania Orlando non sono un cultore dei VIPPI su Twitter, ma Stefania Orlando ce la mette tutta per farmi ricredere... lo sapevate che cucina in bikini?
- Favstar Pop  retwitta in continuazione una valanga di battute internazionali molto sagaci, in gran parte a proposito dei VIPPI americani
- Protesi di Complotto nelle intenzioni vorrebbe prendere per il sedere i complottisti, ma quelli si prendono per il sedere da soli... non rimane che prendere atto delle loro cavolate :D
- Three Stars bellissima, affascinante e bianconera fino al midollo, la donna dei sogni esiste, e twitta con noi
- Sniff Petrol satira 24 ore su 24 sull'industria automobilistica e sulla Formula 1, seguitelo a vostro rischio e pericolo...
- Michele Misseri antijuventino in modo persino eccessivo... ma fa ridere fino alle lacrime... diventerete fansi dello zzio, e lui sarà mozzionatissimo, priopia
- Milan Caycedian bello, biondo, polacco e muscoloso: l'idraulico dei sogni delle donne italiane... basta che non rompete con fattura...
- Barza Inter lo dice il nome stesso, si ride di gusto sulla squadra più onesta del mondo, anzi del sistema solare, anzi dell'universo, anzi...
- Grazie Zupermen un vero supereroe... che altro dire???

giovedì 2 agosto 2012

Cos'è Twitter, in 10 Tweets


Ogni blog che si rispetti ha la sua guida a Twitter, non posso quindi esimermi dal farla anche io... per non annoiare, le 10 "regole" saranno scritte in 140 caratteri, o meno, come i messaggi su Twitter, appunto...
1) E' come Facebook, ma le cose che scrivi, le legge potenzialmente tutto il mondo, mentre su FB le leggono solo i tuoi amici
2) Per capire come funziona, digita un argomento QUALUNQUE nella barra di ricerca, e vedi cosa si dice, nel mondo, su quell'argomento
3) Le 10 voci in basso a sinistra sono gli argomenti di cui si parla di più, ti sembreranno astruse all'inizio, e 7 su 10 circa lo sono davvero
4) Queste però servono a capire di cosa si parla nel mondo, e a inserirsi nella discussione...
5) Tipo si commenta il morto del giorno, la sparata del politico di turno, le partite di calcio e la trasmissione TV in onda al momento
6) Le parole col cancelletto # davanti si chiamano #ashtag e non hanno niente a che fare con l' #hashish (che io sappia)
7) Servono a tenere d'occhio la discussione sull'argomento del giorno, spesso servono a fare gare di battute di una certa sagacia
8) Si può acchiappare gnocca pure su Twitter, ma ci vuole molta più pazienza e molti più contatti che su Facebook
9) Si può rispondere al volo ai personaggi famosi, se scrivi qualcosa di intelligente non è escluso che rispondano
10) Incomincia! Prova a scrivere, leggere, rispondere... si leggono battute fantastiche ogni giorno su Twitter...