Gli smartphone non sono fatti per durare... si rompe un singolo pezzo, e dobbiamo buttarlo via tutto. E poi le applicazioni richiedono sempre più memoria, e anche se il nostro telefono funziona ancora bene, siamo costretti a comprarne uno nuovo che abbia più memoria, o un processore più potente, o una macchina fotografica migliore, o una connessione più veloce, o altro ancora.
Una perdita di denaro per noi, una fonte di rifiuti difficili e costosi da smaltire per l'ambiente.
Così dei ragazzi olandesi (neanche a farlo apposta, anche nel post precedente l'idea viene dal paese dei tulipani) hanno pensato ad un telefono modulare, Phoneblocks: si rompe la scheda madre? Sostituisci solo quella senza buttar via tutto il telefono. Si rompe il vetro dello schermo? Stesso discorso.
Il telefono è fatto di moduli che si innestano su una scheda standard: il modulo di memoria, la CPU, il sistema wi-fi, la telecamera, l'altoparlante, ecc.
Non solo possiamo sostituire il singolo pezzo eventualmente danneggiato, ma possiamo aggiornare il telefono man mano che escono componenti più potenti, senza buttare via l'intero dispositivo.
Nel video viene mostrato il sistema, è comprensibile anche senza conoscere l'inglese
Per ora l'idea è allo stato embrionale, se vogliamo che anche le aziende e gli operatori del settore si interessino all'idea, possiamo partecipare al Thunderclap: ossia pubblicare un messaggio sul nostro profilo Twitter, Facebook o Tumblr, che promuova Phoneblocks, il 29 ottobre, alle 10. Attraverso il link, è possibile programmare la pubblicazione in automatico.
E' o non è una grande idea? Già quasi 750.000 utenti si sono uniti al Thunderclap! Tu cosa aspetti?
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