venerdì 11 gennaio 2013

Analizzare una partita di con ONCE Football: Milan-Siena del 6 Gennaio 2012


Avevo presentato l'applicazione ONCE Football in un post precedente, in questo post darò un piccolo assaggio delle infinite possibilità di analisi offerte da questa applicazione. L'applicazione in questi mesi è migliorata ulteriormente, ed adesso permette all'allenatore di mandare dei filmati specifici sull'IPad dei suoi giocatori, ad esempio i filmati dei passaggi sbagliati dal giocatore, o dei dribbling dell'attaccante che sarà chiamato a marcare nella partita successiva, di modo che i giocatori possano "fare i compiti a casa", e migliorare le proprie prestazioni.
Come esempio prenderemo la partita Milan-Siena del 6 Gennaio 2012, conclusasi con la vittoria per 2-1 dei rossoneri. Le partite possono essere analizzate singolarmente o a gruppi. La prima opzione viene più utile per studiare la prestazione dei propri giocatori dopo una partita, la seconda si dimostra più efficace quando si va a studiare un avversario prima di incontrarlo.

La prima schermata che si va a guardare è quella dei tiri e dei gol


Come in tutte le schermate, possiamo vedere i dati da un certo minuto, ad un altro, a nostra scelta, spostando i due cursori della barra verde dei minuti, sotto il disegno del campo. Cliccando sui palloni possiamo vedere autore del tiro, minuto e distanza. Cliccando nel menu sulla sinistra, possiamo dividere tra gol fatti, tiri in porta e tiri fuori.

martedì 8 gennaio 2013

La petizione di Contantelibero.it supera le 7.000 firme


Ha raggiunto e superato le 7.000 firme, in meno di 7 giorni, la petizione lanciata da 30 blog italiani, per impegnare chiunque vincerà le prossime elezioni a lasciare libero l'uso del denaro contante: sotto l'ipocrita bandiera della lotta all'evasione, si sta attuando un furto ai danni dei cittadini: nel mondo "ideale" in cui si usano solo carte di credito, a cui eminenti giornalisti mirano, le banche guadagneranno una commissione per qualsiasi acquisto farete, fosse anche un pacchetto di chewingum. Sarete obbligati a pagare le spese di un conto corrente pure se non avrete uno stipendio fisso, lo stato potrà imporvi senza che possiate opporvi QUALSIASI prelievo fiscale, anche il 100% dei vostri averi, e per un semplice guasto potreste non essere n grado di comprare anche solo un panino. 
Il tutto senza raggiungere quella "tracciabilità" che dovrebbe rendere impossibile evasione o corruzione: le mafie internazionali continueranno a farsi i loro bonifici estero su estero, e le mafie nazionali continueranno ad imporre ai politici gli appalti alle loro aziende, pagate con tracciabilissimi bonifici. 
Se non volete questo futuro, firmate su Contantelibero.it e diffondete "il verbo". State difendendo il vostro denaro e la vostra libertà!

sabato 5 gennaio 2013

Forza Evasori: il partito prende forma


A marce forzate, dovute all'imminenza delle elezioni, e compatibilmente con la mancanza di grandi finanziatori, prende forma "FORZA EVASORI", il partito ispirato al Libertarian Party americano, per difendere i cittadini italiani da una pressione fiscale insostenibile e da una regolamentazione asfissiante che impedisce alle aziende di fare il loro mestiere, ossia produrre. 
In questi giorni, tramite una votazione sul gruppo di Facebook, è stato deciso il logo, che vedete nell'immagine, e tempo una settimana, dovrebbe venir pronto il sito web. 
Nel contempo è stato definito lo slogan, scelto dal Fondatore Leonardo Facco, ideatore del Movimento Libertario e titolare dell'omonima casa editrice, ed è stato deciso il candidato Premier, in caso si riesca ad essere presenti alle elezioni, ossia Giorgio Fidenato, presidente di Agricoltori Federati.
Come anticipato in un post precedenteil Programma punta ad una pesante riduzione della pressione fiscale, unico modo per far tornare a respirare l'economia italiana, distrutta da un sistema fiscale e burocratico perverso. Per rendere necessaria la diminuzione della pressione fiscale è necessaria una profonda dieta della macchina dello stato, che spende, e spesso spreca, oltre la metà del reddito prodotto da chi lavora, che così poi non ha più soldi in tasca per i propri acquisti, e questo finisce per azzerare la domanda, indebolire ulteriormente le aziende, con la spirale di fallimenti, disoccupazione e povertà a cui stiamo assistendo.


Il candidato Premier, Giorgio Fidenato, è noto per il fatto che sta affrontando due importanti battaglie di libertà:
- una, su cui ha già avuto ragione dalla Corte di Giustizia Europea, per poter piantare nei suoi terreni delle sementi di mais OGM, contro la cieca ed autolesionista politica italiana che obbliga ad importare dall'estero i mangimi per gli animali, prodotti comunque col mais OGM
- la seconda, per essere libero di pagare i dipendenti di Agricoltori Federati "al lordo", senza fare da sostituto d'imposta, cosicchè anche i lavoratori dipendenti si rendano conto di quante tasse erodano il loro stipendio.

Proprio l'abolizione del sostituto d'imposta è uno dei punti fondanti del Programma di Forza Evasori, insieme alla ristrutturazione del sistema delle tasse, la pesante riduzione dell'intervento dello stato nell'economia, e nella rivoluzione del sistema pensionistico, per farlo diventare davvero a capitalizzazione, senza che i cittadini, anche quelli coi redditi più bassi, debbano pagare le superpensioni ad ex-politici e dirigenti pubblici. 

Perchè a voi sta bene che per pagare la sola pensione di Giuliano Amato si usino i contributi di 100-150 operai. O non vi sta bene?

venerdì 4 gennaio 2013

C'è da aprire una discarica: chi la vuole sotto casa?


O invece di una discarica, che fai brutta figura coi paesani del paese appresso, che ne dici di un bel pozzo di petrolio (vedi foto)? Niente, come ci informa La Stampa, l'Italia è piena di giacimenti petroliferi, ma nessuno li vuole. Un bel paradosso per una nazione che si dibatte tra crisi economica e disoccupazione in aumento. Una miniera di oro nero, che potrebbe portare tanta ricchezza, posti di lavoro e benessere, viene rifiutata dai cittadini. Hanno torto? Hanno ragione? Se guardiamo al benessere presunto di tutta la nazione, hanno in teoria, torto. Se guardiamo al loro interesse personale, hanno stra-ragione. 
In altre parole, al di là delle più o meno fondate questioni ambientali, se mi aprono davanti a casa una discarica, o un pozzo di petrolio, io che abito lì subisco un danno economico indubbio. La mia casa diminuirà nettamente di valore, perchè nessuno che non sia disperato la vorrà comprare. 
Perchè quindi, per una discarica che serve tutta la provincia o tutta la regione, i cittadini di un singolo paese devono essere danneggiati? Magari quel paese è stato anche più bravo degli altri a non espandersi troppo, utilizzando in modo razionale gli spazi e riconvertendo i vecchi immobili, e adesso deve essere "punito" per avere dei grossi appezzamenti di campagna non urbanizzata, dove appunto verrà piazzata la discarica di turno. 
La risposta è quindi nel dare un vantaggio che controbilanci la perdita economica concreta che i cittadini di quel paese subiscono. 
Se un paese si becca un pozzo petrolifero, è giusto che i cittadini e le aziende di quel paese abbiano magari la bolletta elettrica gratuita fino ad un certo importo. In questo modo nel paese verranno ad aprire delle aziende, i loro dipendenti saranno interessati a comprare la mia casa, e io la potrò vendere al giusto prezzo. 
Stesso discorso per la discarica: è giusto che una serie di tasse cittadine, dall'IMU alla TARES, vengano addossate alle città della provincia e della regione che di quella discarica si servono, di modo che venire a vivere, o aprire aziende nel paese, risulti conveniente, e quindi sempre per il discorso descritto sopra, io non subisca il danno economico dovuto alla perdita di valore della mia abitazione.
Perchè in Italia non si fa? Primo perchè manca la mentalità di risolvere i problemi lasciando al mercato, ossia alla libera contrattazione tra i soggetti privati e pubblici, il raggiungimento di un accordo. Secondo, non esiste un forte federalismo fiscale, che colleghi concretamente entrate ed uscite fiscali di una certa regione, provincia o città. Di conseguenza i comuni non hanno lo strumento per trattare con l'amministrazione centrale queste facilitazioni fiscali, ed a loro volta, trasferirle ai cittadini.
In Italia la parola federalismo è vista con sospetto, giustamente, perchè finora con la scusa del federalismo sono stati de-responsabilizzati gli enti locali dal punto di vista della spesa, senza che lo siano da quello delle entrate. Ciò non toglie che si debba renderli più responsabili sulle uscite, e riconoscergli una quota maggiore delle entrate locali. Cioè realizzare un vero federalismo, che permetta ai cittadini di valutare la reale efficienza degli amministratori locali. 
In mancanza, non usciremo mai dal solito teatrino, la regione ti piazza la discarica sotto casa, i cittadini fanno le manifestazioni, qualche politicante ne approfitta per farsi facile pubblicità, nelle città, per l'impasse si accumulerà la monnezza, la situazione verrà risolta in qualche modo totalmente anti economico, e ci perderanno tutti soldi, salute e posti di lavoro. Welcome to Trash Economy!

giovedì 3 gennaio 2013

Eliminiamo l'evasione con la tracciabilità dei pagamenti. O no?


E' l'uovo di Colombo, secondo eminenti giornalisti: se lo stato ha un enorme debito è solo colpa degli evasori fiscali. Se gli evasori "evadono", è perchè riescono a farsi pagare senza fatture o scontrini. Ergo, se eliminiano l'utilizzo del denaro contanti, tramite assegni, bonifici e carte di credito, non sarà più possibile farsi pagare "in nero". I governi si muovono in questa direzione, chi più velocemente chi meno, ma la direzione è questa, limitare il più possibile l'utilizzo di monete e banconote.
E' davvero questo che si vuole? Qualcuno ha mai provato vergogna a mettere piede in una banca per aprire un conto, perchè si hanno pochi soldi in tasca (e non se ne vuole certo regalare una parte alle spese di tenuta conto)? Qualcuno si è mai visto negare una carta di credito per lo stesso motivo?
Vi sentireste sicuri in un mondo in cui il governo può prelevare, a piacimento, denaro dai vostri conti correnti,  anche tutto, semplicemente premendo un tasto, a titolo di tasse?
Vi sentireste sicuri se le autorità possono sapere quante volte andate al ristorante, al supermercato, se comprate pane nero, aragosta o polenta?
Vi sentireste sicuri di vivere in un mondo in cui, se c'è un malfunzionamento alle carte di credito, non possiate comprare neanche un panino?
In ultimo, e non secondario: i servizi bancari hanno un costo. Volete rimanere liberi di scegliere o no di spendere le spese di una carta di credito, che non sono certo insignificanti, soprattutto per chi ha un basso reddito, o provvisoriamente non lo ha del tutto?
30 Blog italiani pensano che non sia giusto essere esposti a questi rischi, ed ha lanciato oggi, 3 gennaio 2013, la campagna CONTANTE LIBERO, con l'obiettivo di raccogliere 200.000 firme di cittadini che considerano l'eliminazione del contante una violazione della libertà, per tutti i motivi da me elencati, e per vari altri, che si possono leggere in breve qui.


Si tratta di una campagna che in 24 ore ha già raggiunto le quasi 3000 firme, siamo ancora lontani dall'obiettivo, è necessario che tutti si adoperino condividendo il link di contante libero e spargendo la voce. Dicono tutti, chi più chi meno, a torto o a ragione, che il potere politico è in mano alle grandi banche. Questa è la prima occasione per opporsi, e far sentire la propria voce, fuori da ogni partito, come si può leggere sul sito. Se non lo farete, poi non lamentatevi delle banche cattive o della cattiva finanza o dei cattivi speculatori...